venerdì 19 giugno 2015
martedì 1 marzo 2011
venerdì 11 febbraio 2011
domenica 6 febbraio 2011
Artista di grande sensibilità, nasce a Roma il 1960.
Ceramista ed amante della manualità nel trasformare ogni oggetto in arte.
Attenta osservatrice della natura, di cui ne mantiene le immagini più suggestive nei ricordi delle forti emozioni, ella trasferisce nelle sue opere il ritmo armonioso della vita.
Ha partecipato a mostre collettive e personali, e rassegne d’arte fra i quali citiamo:
Milano, San Sepolcro, Terme di Chianciano, Viterbo, Rieti, Terme di Cretone, Fiano Romano, Tarquinia, Morlupo, Capena, Torricella in Sabina, S.Oreste, Mentana, Ponticelli di Scandriglia, Palombara Sabina, Poggio Moiano in occasione della mostra del Presepe e dell’Infiorata, Toffia, Castelnuovo di Farfa, Frasso Sabino, 100 Presepi di Roma presso la sala del Bramante, Capo Farfa agriturismo Poggio San Lorenzo, Roma “Palazzo Barberini”, Parigi “Espace Richelien Le Carre d’or”
Mostra permanente nella sala d’attesa della struttura di Radioterapia dell’Ospedale di Rieti.
Ha ricevuto i premi:
Città di Roma per la pittura “Artista del III° Millennio” Palazzo Barberini;
Critica del pubblico “Natale d’Arte al Castello” Fiano Romano;
Concorso di pittura “Arte in Sabina” Palombara Sabina;
Premio “Artista del 2000” Castello Ducale Fiano Romano;
giovedì 3 febbraio 2011
Ireos
...Disegna da sempre, e da quando ha preso in mano il prezioso papiro, ella ha fuso la sua arte con la natura stessa...
Farfalla su rose
Ha scritto di me Ileana Tozzi, in occasione della mostra permanente “Umanizzazione degli Ambienti”:
“Romana di nascita, reatina di adozione, Marina Castellan trova nei dolci paesaggi sabini e negli aspetti più suggestivi della natura lo spunto alla sua opera pittorica, in cui consapevolmente riflette e riverbera sentimenti ed emozioni. Ha il suo attivo la partecipazione a mostre e rassegne d’arte nelle principali città d’Italia ed estero, senza mai trascurare i più modesti centri che costellano il nostro territorio
Cavallo e cavaliere
Il suo estro viene espresso, con molta maestria, con la tecnica dell’olio, della tempera, delle terre, applicato (spesso sul papiro) con una spiccata sensibilità cromatica e con una costante ricerca della perfezione. Anche il tratto, aderendo perfettamente al sentimento che ispira l’opera, sa diventare morbido ed avvolgente.
mercoledì 2 febbraio 2011
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